Ancora in difficoltà il titolo Azimut (MI:AZMT) Holding che cede oltre due punti percentuali. I corsi, dopo aver raggiunto quota 18 euro (il dividendo ha attirato molti piccoli investitori) hanno invertito la rotta (in previsione dei conti che sarebbero stati inferiori al record del 2017) spingendosi fino a 16.51 euro (prezzo minimo del giorno).

Per il momento conviene intervenire in acquisto solo con reali segnali di forza poichè la discesa potrebbe proseguire anche fino in area 16.24 euro (livello che avrà il gravoso compito di impedire alle quotazioni di raggiungere quota 15.73 euro circa).

Sul fronte opposto invece oltre i 17.10 (in chiusura) si avranno i primi timidi segnali di ripresa che, se confermati, oltre 17.65 euro faranno spazio per un ritorno in area 18.00 euro in prima battuta.

In merito ai dati trimestrali il Ceo del Gruppo Azimut Holding ritiene che l’incertezza e l’elevata volatilità dei mercati in questi primi mesi del 2018 abbiano penalizzato i risultati del periodo, incidendo maggiormente sulle commissioni variabili.

Tuttavia, forti della solidità e flessibilità del modello di business, il gruppo guarda con fiducia al prosieguo dell’anno, continuando a creare valore per gli azionisti.

La recente assemblea dei soci ha difatti deliberato la distribuzione di un dividendo di 2 euro per azione, equivalente a un payout superiore al 100% e con il più alto yield delle società dell’indice Ftse Mib.